29 novembre 2011

Tutte le idiosincrasie di Un giorno

***WARNING: SPOILER INSIDE! Questo post parla a chi ha letto il libro o visto il film, anticipandone svolte e colpi di scena***


Premessa 1: io detesto questo tipo di finali (vedi anche alla voce L'eleganza del riccio). Ho litigato con amici e familiari, per questo. Ma proprio non me ne capacito e non me ne convinco. Sì, lo so, è la vita vera che va così, è il realismo che irrompe nelle pagine romanzate per una nuova contemporaneità, è l'unica possibile svolta che mantenga la veridicità della narrazione.
Sarà pure. Io rimango convinta che sia il comodo escamotage degli autori a corto di idee. Perché, per quanto mi sforzi, non riesco a farmi venire in mente un solo finale simile da parte di grandi scrittori come Dickens, Austen, Manzoni, Pirandello, persino Verga, che pure di verismo ne dovrebbe sapere qualcosa.

Rassegna stampa di lotta e di governo

Ci siamo. Le settimane che ci porteranno al 5 di dicembre saranno quelle decisive e ci si sente da una parte rassegnati, le cose vanno chiamate col loro nome, dall'altra quasi increduli: ma ci avvisano anche? In effetti ogni giorno c'è la previsione che dice che si scende ancora di un gradino ed è sempre peggio, in fondo è un preavviso.
Con poco preavviso Marchionne ha chiuso i cancelli di Termini Imerese e la FIOM già oggi fa sapere di non essere contro questo Governo a prescindere, ma il 16 si sciopera e non è una mobilitazione preventiva.
Nel frattempo si scopre questo e succede anche questo, lotte in famiglia all'ultimo sangue si direbbe.
E se prima erano tutti uniti verso l'obiettivo (?) oggi non sembrerebbe più così, e anche qui, la vittoria di qualche mese fa non sembra aver messo tutti d'accordo e non è uno spettacolo bello da vedere.
E insomma tutti si danno da fare, è una corsa piena di ostacoli, manovre ancora allo studio e nel frattempo pillole di saggezza vengono elargite generosamente da chi vorrebbe dire a tutti cosa è meglio fare, anche quando e soprattutto non è richiesto e stantìo.

27 novembre 2011

La recessione è cosa viva - La rassegna stampa (al risparmio) di Eva

Già avere a che fare con un avvocato non è allegro, diciamo la verità: poi, se capita una cosa come questa, viene decisamente voglia di ritornare ai vecchi tempi del giudizio di Dio.  Anche questo capita in Italia, sullo scorcio del terzo millennio, e allora non ci dobbiamo meravigliare di un altro omicidio di genere, guarda caso proprio nella Giornata contro la violenza sulle donne.
Per carità, ci sono anche le donne che sanno vendicarsi, magari da noi prenderà piede tra qualche anno, però.  
Viene sempre il dubbio che queste cosa siano la regola e non l'eccezione, anche se il bene raramente fa notizia, come sappiamo tutti. Tipo una storia così.
A proposito, qualcuno ricorda questa signora? Per quello che può valere, da qui vorremmo farle gli auguri, ricordando i ruggenti anni '70, quando eravamo giovani e sciocchi. Sia chiaro, adesso siamo invecchiati, ma non è detto che siamo diventati più saggi.

26 novembre 2011

Zucchina del silenzio

Oggi facciamolo strano, il piatto del giorno, con la necessaria pazienza: uno sformato di zucchine al formaggio, piatto suggerito da mia figlia, in versione la più semplice possibile e che è comunque piuttosto lunga da preparare.
Gli ingredienti sono semplici, zucchine, provolone dolce e parmigiano grattugiato, ma ci vuole tempo e pazienza.
Ci vorranno almeno 2 chili di zucchine, fermo che dovrete regolarvi sulle dimensioni della teglia che userete, da tagliare a rondelle sottili, due confezioni di provolone dolce già affettato (io ho da ultimo usato quelle di Auricchio,

24 novembre 2011

God save the Queen

Svelando finalmente il proprio drammatico passato, nell'episodio 5.12 di CSI - Crime Scene Investigation, Sara Sidle sottolinea come sia buffo il modo in cui funziona la nostra memoria, "le cose che ricordi e quelle che non ricordi", anche in frangenti che in qualche modo ti hanno segnato per sempre.
Capita a tutti, ed è capitato anche a me.

Per me ormai il video di Innuendo è legato indissolubilmente a un boccone di cordon-bleu.

23 novembre 2011

Woody in Paris

I fan che lo seguono da sempre sanno che, da un po' di tempo a questa parte, e cioè da quando ha deciso di fare un film ogni dodici mesi, la produzione cinematografica di Woody Allen rispetta una non scritta ma rigidissima legge: un anno il film è orribile, l'anno dopo bello. Date un'occhiata alla filmografia recente e ditemi se sbaglio.
Ora, tenuto conto di quanto è meraviglioso Midnight in Paris il timore che si sia arrivati all'eccezione e dunque ci tocchino almeno due o tre anni di film brutti è legittimo e fondato.
Sì, perché è davvero una perla, una chicca, un gioiellino, una cosina che ci riporta ai tempi di Manhattan o Annie Hall.

22 novembre 2011

11/22/1963

Quarantotto anni fa, a Dallas, moriva John F. Kennedy, trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti d'America.
Invece di pubblicare un coccodrillo meglio o peggio copiato da Wikipedia, pubblichiamo la breve recensione, apparsa su di un altro blog che pure ospita i nostri articoli, al nuovo romanzo di Stephen King.


Finalmente è arrivato, dopo la dose di metadone costituita da quattro racconti lunghi pubblicati l'anno scorso: è il nuovo Stephen King, molto ma molto ambizioso. Quasi una ucronia, ovvero l'uomo che scopre il modo di andare nel passato e salvare Kennedy, quel mattino di novembre a Dallas.
King ama gli anni '50 e '60 come si vivevano negli USA, e da bravo raccontatore di storie pesca nel suo archivio e richiama alle armi il "Club dei Perdenti" di It, per una comparsata di Beverly Marsh e di Richie Tozier, oltre ad un cameo del perfido signor Keene, il farmacista di Derry (ricordate l'inalatore di Eddie Kapsbrak?).

Rassegna stampa di Eva con lo sguardo altrove

Nell'attesa che il nuovo governo parta in mssione, si spera non impossibile, considerati gli andamenti economici per niente incoraggianti, guardiamo con curiosità e preoccupazione anche da altre parti per non essere noiosi e ripetitivi.

Un sondaggio, condotto dall'Osservatorio nazionale sullo stalking, fornisce dati inquietanti su quanto sia diffuso tra i giovanissimi questo genere di reato, tanto da far scattare una campagna di sensibilizzazione in diverse scuole italiane, per non dover aver paura di essere le vittime, per non dover più subire oltre il danno anche la beffa.
E uno sguardo altrove, è proprio il caso di dirlo, nel senso letterale del termine, rischia di costare carissimo a quelle donne che già velate, potrebbero essere costrette a coprirsi anche gli occhi. In Arabia Saudita succede anche questo, con la garanzia di una commissione ad hoc. Menti perverse a lavoro senza alcuna pausa e senza tregua. Sicuri che in nome di una protesta, anche lì la religione non ci metta lo zampino e ne approfitti?
E cosa penseranno di chi invece, per manifestare solidarietà a una blogger egiziana, si spoglia varcando quei paletti rigidi delle differenze religiose? Si perché le ragazze in questione sono israeliane, una bella sfida eh? Arabe e israeliane. La causa è di sicuro nobilissima, ma l'impressione è che si usi troppo la modalità del nudo e forse si distoglie l'attenzione da quello che invece è un problema di libera scelta, di indipendenza e libertà di espressione. 
Lo sguardo sulle vittime assume invece un'espressione completamente diversa quando si pensa a questo, in riferimento alla "tutela della libertà della persona umana" sulla quale si promette battaglia senza esclusione di colpi e senza risparmiare energie.

20 novembre 2011

Il governo tenta i ladri più dell'oro - La rassegna stampa (fiduciosa) di Eva

Anche oggi cominciamo con la nostra dose di follia, tanto per non perdere l'abitudine: non crediamo che persone sane di mente si lascerebbero volentieri mangiare dai piranhas, ma tant'è, quindi attenzione.
Com'era? Niente sesso siamo inglesi? Bene, non è più vero, ma sempre in maniera molto scientifica, per carità; sarebbe interessante intervistare la cavia, comunque.
Ancora, voi vi mettereste in casa una cosa del genere, sia pure tra una decina di anni?  Noi comunque ce lo segniamo e ne riparliamo nel 2020.

19 novembre 2011

La regina dei castelli di pasta


A fare gli spaghetti aglio olio e peperoncino sono buoni tutti: oggi quindi voglio parlare di una versione resa un po' particolare dalla presenza del pangrattato.
Mentre l'acqua per la pasta bolle facciamo quindi scaldare una delle nostre padelle antiaderenti e quando è ben bollente facciamo tostare - senza condimento - un pugno di pangrattato. Ci accorgeremo che è arrivato al punto giusto quando avrà interamente cambiato colore, e quindi sarà il momento di aggiungere l'olio.

18 novembre 2011

C'era una volta la DC (e c'è ancora)

Orgoglio democristiano, orgoglio del partito che si fece stato per oltre quarant'anni, in mostra a Roma.
Sulla coincidenza di questa mostra (Quando si faceva l'Italia, il titolo) con la crisi del berlusconismo hanno parlato altri più bravi di noi.  Qui vorremmo invece sottolineare come sia stato importante un partito che condivideva comunque le ragioni fondanti del Paese che usciva dalla catastrofe del fascismo; lucrava una rendita di posizione non indifferente nell'Europa uscita dalla Seconda Guerra Mondiale e negli equilibri internazionali di forte contrapposizione, ma solo una volta, nel 1953, ebbe la tentazione di rovesciare il tavolo, proponendo una legge elettorale che assomigliava veramente tanto al porcellum riproposto in tempi molto più recenti da un signore vestito di verde.  Per memoria, ricordiamo che nell'occasione ci furono proteste in piazza e battaglia in Parlamento, molto più di quanto è accaduto cinque anni fa. 
Questo manifesto qui a destra, che abbiamo fotografato non benissimo - e ce ne scusiamo - risale alla campagna elettorale del 1975 (elezioni regionali, le politiche vennero l'anno dopo), e ci sembra bellissimo, affidato alla matita di un grande come Jacovitti; come si può paragonarlo alla comunicazione di oggi, quando vediamo le strade imbrattate da carta che nessuno legge (anche perché la comunicazione, oggi, si fa in un altro modo)?
Ci sono altri manifesti, che risalgono alle amministrative di Roma del 1952, quando De Gasperi rischiò addirittura la scomunica per essersi opposto all'apparentamento con il Movimento Sociale Italiano, o addirittura alla fine degli anni Quaranta, dedicati alla Sicilia, terra di separatismo mafioso e successivamente di milazzismo, che ricordavano gli investimenti effettuati dal governo nell'Isola.
Ma il documento che ci ha affascinato è una lettera di Mario Scelba ministro dell'Interno a Aldo Moro segretario del partito.  Riservata personale, ma sono passati cinquant'anni e più, e tant'è.
L'inventore della Celere segnalava che in occasione delle grandi migrazioni interne le sezioni del PCI avevano dedicato tempo ed energie a sostegno dei migranti che arrivavano nelle grandi città, ottenendone un cospicuo ritorno in termini elettorali, ed invitava il segretario del partito ad attivare le analoghe strutture della DC e le amministrazioni locali dal partito controllate affinché si comportassero allo stesso modo.
Erano altri tempi, in effetti.  E chissà che non debbano tornare.

17 novembre 2011

Tre volte rassegna




A quanto pare l'era del governo precedente si è definitivamente conclusa, e dopo un'agonia di due ore, durante le quali Mentana è arrivato a parlare della figlia del portavoce di non si sa bene chi, è uscita la lista dei nuovi ministri.

15 novembre 2011

Rassegna stampa con un grosso punto interrogativo

Ci ritroviamo dopo quella clessidra che ha ultimato il giro. La domanda oggi è: e adesso?
Non saranno di sicuro rose e fiori, e tra le famose "lacrime e sangue" gli italiani, con molta incertezza, si rendono conto che non c'era un'alternativa valida al nome di Mario Monti.
L'imperativo è uscire dal pantano in cui siamo finiti, le parole sono di incoraggiamento e sobrie (non c'eravamo più abituati, diciamolo senza vergogna) e allo stesso tempo parole serie e rigorose da parte del Presidente Napolitano che ha gestito la crisi con fermezza e decisione. 
E se il toto-ministri nel frattempo si scatena su possibili nomi, anche questo blog si unisce alle  tante richieste già pervenute da molte associazioni di donne. 

13 novembre 2011

Il Principe delle banche è un gentiluomo - La rassegna stampa (tecnica) di Eva


In questo benedetto Paese non si può più essere sicuri di nulla, se capita una cosa come questa, non vi pare? E non vi pare il modo migliore di cominciare questa domenica? Aggiungiamoci anche questa storia, che ha perlomeno il pregio di essere decisamente più ragionevole, dopo tanti anni, e tiriamo un bel respiro.
Poi, tanto per dire, ogni tanto le statistiche dicono una qualche verità come questa, che poi è soltanto una mezza verità: in quale statistica troviamo quelli che la cassa integrazione neanche ce l'hanno?
Andiamo avanti: neanche questa ci sembra una notizia da sottovalutare: chissà, prima o poi qualcuno trascinerà l'Italia, urlante e scalciante, nel terzo millennio.  Certo che c'è grande disordine sotto il cielo, e non solo qui da noi, anche se noi facciamo del nostro meglio.

12 novembre 2011

La sottile zucchina rossa


Tanti anni fa, e per tanto tempo, ho vissuto a torino, e compravo zucchine, melanzane e peperoni ripieni già pronti nelle rosticcerie: erano cotti al forno e ricchi di carne, ricoperta da una sottile crosticina di pangrattato.
Ho poi scoperto che la cucina romana conosce le zucchine ripiene, ma le cuoce in padella; sono considerate un piatto povero, ma mai come in questo caso dipende dalle proporzioni: carne tritata, pangrattato, uova, e poi pelati e cipolla per il sughetto, e se si abbonda con la carne...

11 novembre 2011

Pessime ragazze che fanno ridere

Lo so, lo so, è un po' che la rubrica latita, e so anche di essere l'unica al mondo ad essersene accorta. Ma se qualcuno di voi dovesse davvero aver sentito la mancanza di questo settimanale appuntamento con il dispenser di consigli televisivi (really? seriously? Get a life, dude!), questo qualcuno sappia che durante la latitanza, l'Eva addicted ha lavorato alacremente (leggi: si è inchiodata al divano con connessione neurale ai siti di sottotitoli) e torna su questi schermi con una nuova, eccitante scoperta da condividere con il suo lettore: 2 Broke Girls.

11/11/11


No, non è una cosa cabalistica, New Age, o magari complottistica.
Nel Regno Unito e nel Commonwealth oggi è l’anniversario dell’armistizio che pose fine alle ostilità sul Fronte Occidentale (11/11/18), con una settimana di ritardo rispetto a quello sul Fronte Italiano.
Le Stanze di Eva ricorda quindi tutte le vittime dirette ed indirette dell’inutile strage, tanto più nell’anno del Nobel per la Pace a tre donne. 

10 novembre 2011

Rassegna stampa che sperava fosse l'alba e invece tocca rimettersi a dormire per un po'

Ci avevate sperato molto?
Che desse le dimissioni subito, intendo.
O siete rimasti anche voi a guardare l'aggiornarsi delle ultim'ora con occhio disincantato e distaccato, avendo persino paura di sperare?
Ma vi siete fatti anche un'idea di quello che succederà dopo? Del tempo che ci vorrà per liberare l'aria anche delle ultime scorie di questa mentalità ammorbante che ci ha soffocati per diciassette anni?
E pensate che riusciremo a ricordare tutto? O non ci perderemo qualcosa per strada? Della sfacciataggine, supponenza, ignoranza, volgarità, becerume che siamo stati costretti a ingoiare?
Qui non abbiamo certezze. Qui aspettiamo ancora che la clessidra di lunedì finisca il suo giro.
E poi forse non stapperemo nemmeno più quella famosa bottiglia di spumate. Forse ci limiteremo a uscire per strada e guardarci intorno, per capire da che parte ricominciare a costruire.


















8 novembre 2011

Rassegna di un' Eva distratta dall'attesa

E' una rassegna stampa difficile quella di oggi, gli eventi sono convulsi, voci e smentite che si accavallano in pochi minuti, cronache di crolli in borsa e di impennate, parlano di altalena ma qui sembrano le montagne russe.
C'è chi lascia con qualche rimpianto e chi non molla.
Insomma non ci si schioda da una situazione a dir poco paradossale ormai. Tanto da far scatenare migliaia di sentimenti contrastanti. Si ma...quanto manca????? Ansia.





6 novembre 2011

Prendi la tua libbra di euro - La rassegna stampa (commissariata) di Eva

In tempi difficoltosi è indispensabile, davvero, aguzzare l'ingegno, come questo signore; interessante l'idea, ma bisognerebbe prima trovare 950 miliarducci di euro, visto che ci dicono che il debito pubblico italiano è per una metà abbondante già in mani nazionali: e poi bisognerebbe fidarsi di noi stessi, ovvero del nostro governo.  Chi ci dice che un bel giorno, visto che non dobbiamo più fare bella figura all'estero, non arrivi un bel taglio di capelli? L'alternativa, in effetti, è lasciare che altri ci guidino, in salvo ma anche no
A proposito di crisi, di ristoranti pieni e di voli al completo (ancora a questo proposito, il giovane di bottega del mio barbiere, mentre oggi mi tagliava i capelli, ha utilizzato proprio le stesse parole del Premier, dolendosi di aver dovuto attendere, la sera prima, un quarto d'ora prima di aver potuto trovare un tavolo), quanti italiani sono rimasti bloccati qui mentre erano in vacanza, secondo voi? No, non andate a guardare qui, non vale.   

5 novembre 2011

Remember remember the Fifth of November

Insomma, oggi è Guy Fawkes Day e ci sembra giusto ricordarlo, anche perché al Financial Times citano le parole di Oliver Cromwell al Rump Parliament, qualunque cosa sia.
Forse non ci capiscono, ma chi lo dice che gli Inglesi non ci vogliono bene?

Ricotta di gloria


Avete in frigo un paio di fette di prosciutto incartapecorite, del formaggio ormai indurito, del salame di cui non ricordate più la data di nascita? Niente paura, dalla memoria di quando eravamo un Paese povero riemerge la pizza rustica, ottimo modo per non buttare via nulla.
Ci servono due fogli di pasta sfoglia (li trovate nel banco frigo, accoppiati alla carta da forno, e potete anche scegliere il formato tondo o rettangolare), due etti e mezzo di ricotta, un paio di uova e tutto quello che sta appassendo in frigorifero, tagliato a pezzettini.
Il ripieno è presto fatto, amalgamando in una ciotola la ricotta, le uova e tutto il resto.

4 novembre 2011

Rassegna stampa consolatoria e piena di gusto

Sono giorni intensi di emozioni, di timori per il nostro presente e il nostro futuro, quello dei nostri figli.
Sono i giorni in cui consumiamo più cibo, più vino e liquori, più dolci perchè mai come in queste situazioni  il cibo ha una funzione consolatoria.
Sono i giorni in cui affamati di sapere vediamo tutti i talk show, i telegiornali, i Santoro, l'amabile Vespa e Ballarò.
E allora la rassegna stampa parlerà di cibo e non di spread, di eurobond, di G20 e di debito pubblico.
Ci si consola, insomma.


3 novembre 2011

Auguri a "La ragazza con la pistola"

Le Stanze di Eva vogliono augurare buon compleanno a Monica Vitti, che diceva:

 "Il segreto della mia comicità? La ribellione di fronte all'angoscia, alla tristezza, alla malinconia della vita".
Maria Luisa Ceciarelli compie oggi 80 anni e da dieci, la malattia che cancella la memoria, la tiene lontana dalla vita pubblica, che però non la dimentica e la celebra con una mostra fotografica al Festival di Roma.

Auguri Monica.