1 marzo 2011

Per tutte le bambine Yara

"Hai visto di quella povera bambina?"
"Che bambina?"
"La Yara. L'hanno trovata morta."
"Ah, sì, ho sentito..."
"Guarda, io 'ste cose non posso proprio sopportarle... ci sono stata male un giorno intero."
"Cavolo... un intero giorno..."
"Ah sì... io sono sensibile..."
"E cosa pensi di fare'"
"In che senso cosa penso di fare?"
"Per queste cose... cosa pensi di fare?"
"Ah, quando sono cose brutte come questa, mi tocca prendere le gocce per dormire."
"Intendevo: cosa pensi di fare perchè cose come questa non si ripetano?"
"Io? Che c'entro io?"

Già. Cosa c'entriamo noi?

Io credo che c'entriamo. E molto.

E voi?

3 commenti:

  1. Molto bello, induce a riflettere profondamente. Certo, non possiamo chiudere i nostri ragazzi in casa per paura degli orchi, non possiamo accompagnarli ovunque perché diventeremmo chiocce e faremmo di loro degli insicuri, non potremmo neanche continuamente ed esclusivamente raccontar loro di quanta gente perversa esiste perché li spaventeremmo oltremodo.
    Forse...però, chi di noi è in grado di farlo, potrebbe osservare con maggiore attenzione i comportamenti dei propri figli. Può capitare che si ritenga "normale" un comportamento inadeguato solo perché si è abituati a conviverci. Forse dovremmo imparare a parlare di più con i nostri figli, dovremmo insegnar loro a tirar fuori quanto possibile le emozioni, positive e negative...forse dovremmo cominciare a pensare che quello che succede agli altri, non capita esclusivamente "agli altri". Babby

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  2. e certo che c'entriamo, e tanto anche...
    chi ha figli e chi non ne ha, così come tutti coloro che abbiano un minimo di coscienza civile.
    Facile dare la colpa alla "società"...che parola anacronistica, se ci si pensa bene.
    La cosiddetta "società" e l'individuo camminano insieme, formano il comune vivere.
    Non generalizziamo, non diamo sentenze di pene capitali o quant'altro, che oltre a denigrare l'Uomo (e la Donna) non ottengono il minimo raggiungimento di un'utilità pratica nel ridurre queste efferatezze.
    Cerchiamo di capire, ognuno per le proprie possibilità, capacità ed intuizioni i fenomeni che stanno dietro queste tragedie..solo così, forse, si potrebbero ridurre (non dico eliminare perchè vorrebbe dire vivere in un mondo perfetto o quasi e tutti sappiamo che il mondo tutto è meno che perfetto, giusto e prodigo di ricompense a chi merita e foriero di castighi a chi rompe le regole del vivere civile).
    Quindi, cordoglio e strazio per Yara (e come potrebbe non essere così?) ma un pensiero e un'attenzione per tutti coloro che patiscono strazi di qualunque tipo e non assurgono agli onori della cronaca.

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  3. grazie, marco, hai introdotto uno degli argomenti che a me stanno più a cuore, ovvero che i drammi esistono solo quando entrano in cronaca.
    triste...

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