25 maggio 2011

La rassegna stampa di Eva del 25 maggio: le notizie da non perdere

Meno di un mese fà tutti eravamo in trepidazione per le reali nozze. L'atteso The End è giunto, ma il vissero felici e contenti ahime è una frase che esiste solo sulla carta stampata. Nella realtà la principessa ha a che fare con prove tribolanti per testare la robustezza della regale unione. Anche ricevere in visita la consorte del Re di un paese lontano . Vien da dire: o poor Princess Catherine.
Eva che rassegna un giorno sarà mamma, forse, e leggere di siffatte nefandezze non la rende contenta. Perchè i bambini vicini e lontani son pur sempre l'innocenza che siamo stati e distruggerla cosi non è bello. E poi quanto possiamo essere distratti dalla vita da dimenticarci di loro? Ma per fortuna qualcuno ci ricorda che è il momento di prendere qualcosa che fortifichi la memoria. Sotto ogni punto di vista.
E di quest'altra cosa, che procura brividi lungo la schiena ne vogliamo parlare? Siamo nel 2011 e il MedioEvo pare ancora fra noi.

Avanziamo con l'età e ci fermiamo alla maturità, quella che ci ha voluti, fra i 18 e i 19 anni ad affrontare gli esami. Fra poco è ora. Ma dopo? Succede che la vera prova per testare la maturità è l'ingresso all'università. Ma qui si parla di un corso di sopravvivenza degno del Manuale delle Giovani Marmotte.
Continuando a parlare di età, in volata ci avviciniamo a quella che davvero, dovrebbe essere l'età della ragione, invece finisce con il clichè "lei non sa chi sono io"
Per alleggerire l'atmosfera con un colpo di tacco l'attenzione si sposta verso le scarpe, quante volte è capitato? Di parlarne soprattutto con le colleghe dell'uffici, nell'attimo di pausa pranzo, o davanti alal macchinetta del caffè? Lamentandosi magari del manto stradale, dei mezzi che impediscono l'utilizzo dei tacchi. Ma leggere questa notizia ci fa rimanere oltremodo perplessi, anzi no, la riteniamo l'ufficializzazione di qualcosa che già si sapeva..
L'Eva di oggi vorrebbe mettere tante notizie, ma come si fà? Ma questa ha lo spazio che merita, quello della chiusura. Perchè le riapre un ricordo infantile, quando piccina, quel " buonasera" le annunciava che era l'ora di andare a letto.
Ora è quel momento, ma domani quando leggerete sarà un nuovo giorno.
Have a good day.
E quanto potete leggete una favola ai vostri figli, senza dimenticare che l'innocente di oggi è l'adulto di domani.


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