12 maggio 2011

Rassegna scettica e polemica del 12 maggio

Ebbene sì: nonostante Giacobbo, Bendandi, i catastrofisti e quelli che hanno evidentemente troppi giorni di ferie avanzati, nessun terremoto ha devastato la Capitale ieri.
E la cosa non ci sorprende affatto. L'Eva che scrive ha un'opinione molto precisa su certe "trasmissioni", certi "giornalisti", certe "notizie", ma è una signora e non può ripeterle ad alta voce. Si limita ad esprimere l'augurio che di notte gli spettri di Enzo Biagi e Indro Montanelli vadano a tirar loro i piedi.
Oltre, naturalmente, ad augurarsi che il terremoto che, invece, c'è stato veramente in Spagna non risulti ancora più drammatico di quanto non sembri dalle prime notizie.

Per rimanere in tema di giornalismo imbarazzante, giovedì scorso è andata in onda una puntata di Matrix dedicata alle teorie del complotto sulla morte di Osama bin Laden (c'è una teoria del complotto per ogni cosa, oramai). Ospite in studio, fra gli altri, Giampaolo Pansa che, nel disquisire della già storica foto nella Situation Room, ha indicato la donna minuta alle spalle di tutti dicendo "Ecco, quella ragazza, che è evidentemente un'impiegata".
"Quella ragazza" si chiama Audrey Tomason ed è il capo dell'anti-terrorismo americano. Ma è donna, è piccolina, non sembra
una grande gnocca, in Italia può giusto essere un'impiegata, no?
Ci consola a volte pensare che non siamo gli unici a subire l'ignoranza e la superstizione: un giornale israeliano è arrivato a togliere la Tomason e la Clinton dalla foto perché la loro religione vieta di pubblicare immagini di donne.
Poi magari un giorno discuteremo del perché le religioni ce l'abbiano sempre con le donne e mai, per dire, con gli armadilli o le decorazioni tirolesi.

Tornando al giornalismo nostrano, leggiamo con stupore che Striscia la Notizia ha di nuovo usato i suoi poco simpatici metodi per attaccare chiunque provi a mettere in discussione sua santità Antonio Ricci: questa volta, l'obiettivo era Lorella Zanardo, colpevole di aver girato il documentario Il Corpo delle donne.
Non possiamo esprimere un giudizio completo finché non avremo visto il video, ma per l'intanto sapete che facciamo? Nel caso vi fosse sfuggito, vi ridiamo il link al bel documentario della Zanardo.
Perché, vorremmo che sia chiaro: a noi Ricci fa pena. E Striscia la notizia è uno dei punti più bassi della tv italiana.
Se non ci fossimo capiti: troviamo che le veline abbiano tutto fuorché un contenuto ironico, come cerca di spacciarle lui, e sì, pensiamo che Ricci abbia fatto la storia della televisione, la parte peggiore però.
Perché è importante essere chiari e non lasciare spazio ai fraintendimenti: Ricci e Striscia sono imbarazzanti.

In ultimo, giusto perché stasera l'Eva che scrive non è per niente in vena polemica, ancora nessuna nuova da Paola Concia e dal suo disegno di legge sull'omofobia. Se qualcuno ha notizie, le batta qui per favore, ché cominciamo a preoccuparci.





2 commenti:

  1. Uhhh! me gusta leggere rassegne alternative su questo blog. C'è l'imprimatur di ogni componente e una grande varietà di notizie. Come è vero che l'autonomia di pensiero è importante. Se penso che la mattina si guarda la rassegna stampa in fotocopia: vista una viste tutte. C'è da scegliere solo il giornalista più decente.
    Abbasso il velinismo e le veline.

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  2. Grazie Erny!
    Commenti come il tuo sono balsamo per le nostre orecchie (che l'Eva che ti risponde possiede in formato extra-large :-))).

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