29 luglio 2011

Fenomenologia del serial addicted

‎1. Il serial addicted può essere di tre tipi:
a. L’autoreferente: guarda solo serial attinenti alla sua vita. Si sa di medici che indossano il camice per   seguire E.R.
b. Il selettivo: va per generi. Solo medical dramas, solo storie di formazione, solo crime serial. Di solito disprezza ferocemente gli addicted di altri generi.
c. L’onnivoro: segue tutto. Purché sia di origine americana, diviso in 24 episodi di 40 minuti l’uno e di durata complessiva possibilmente decennale.
2. Il serial addicted è endogamico. Si accoppia e frequenta solo altri serial addicted, perché così fanno i suoi personaggi preferiti. La scelta cade preferibilmente su addicted degli stessi serial, per non compromettere la purezza della fidelizzazione.

3. Il serial addicted ha gravi problemi relazionali. È in grado di lavorare spalla a spalla, ogni giorno per dodici ore al giorno per dieci anni, con l’uomo/la donna della sua vita senza mai ammettere di esserne innamorato perso.

4. Il serial addicted è uno che scandisce la sua vita in stagioni e non in anni.
5. Il serial addicted parla di argomenti quali "Genealogia psicologica di Dr. House: fratello del Dr. Ross o figlio di Grissom?" oppure "Julie Mayer e Rory Gilmore, le teenager che tutti vorremmo per figlie". Se viene trascinato in discussioni di più basso livello, per esempio sui problemi della nuova Finanziaria o sull’emergenza risorse energetiche, è comunque in grado di usare termini quali “Season finale”, “teaser”, “continuity”, “prime time”.

6. Il serial addicted ignora chi sia il presentatore del TG della sera, ma conosce la filmografia completa di Ian Somerhalder ed è disposto a vedere Specie mortale perché vi lavora Marg Helgenberger. Inoltre, è in grado di pronunciare correttamente entrambi i cognomi.

7. Il serial addicted è uno che ha difficoltà a distinguere un cacciavite da un martello, ma sa perfettamente a cosa serve il Nonoxynolo 9. A volte lo porta con sé in viaggio, per non dover dormire in letti infestati dai germi di non-addicted.

8. Il serial addicted è uno che ritiene la tecnologia una specie di stregoneria, ma su un’isola tropicale deserta, fuori da ogni possibile rotta e senza cellulari né computer, sarebbe perfettamente in grado di costruire una radio, aprire un bunker sotterraneo blindato e non stupirsi se incrocia un orso bianco. 

9. Il serial addicted è uno che, pur lavorando come supervisore di una piattaforma petrolifera, se qualcuno si sentisse male nei suoi paraggi sarebbe in grado di diagnosticare la malattia che l'ha colpito anche se è ancora ignota al mondo scientifico; operarlo a cuore aperto da remoto; fare nel frattempo acidissime battute sull'ineluttabilità della prossima fine del malato.

11. Il serial addicted è uno convinto che si possa davvero essere assunti in gran segreto dai Federali per investigare su misteri occulti.

12. Il serial addicted diventa pericoloso d’estate, quando la scarsità di materie prime lo porta a cercare cibo in altri territori, fino ad arrivare a guardare le repliche dei “serial” italiani. La visione ripetuta di tali trasmissioni può provocare in un serial addicted uno shock anafilattico, con convulsioni e deliri: “Ha preso le prove senza guanti!”, “Alla ASL non lavorano mai!”, “Cadendo da quell’altezza si muore!”.

4 commenti:

  1. gustosissimo articolo Grazie :-)
    e' un peccato non avere la televisione :-)

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  2. Beh, la tv per fortuna ha smesso di essere necessaria :-) ADSL, i giusti URL, una capiente chiavetta di memoria e poi l'unico limite è l'infinito :-)

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  3. Articolo bellissimo. Vivo con una serial addicted (lei CSI io Dr House). Siamo una coppia solidissima.;))

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  4. A riprova che i serial addicted sono endogamici, vedi? :-)) CSI è in assoluto il mio preferito, gli devo persino il nickname!

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