28 luglio 2011

Rassegna parolaia di notizie a vanvera - Di alemanni, feltrini, bottiglioni e borghezi.

Deve proprio essere scritto nel destino de Le Stanze che a questa Eva il turno di rassegna capiti sempre quando tutt'intorno la gente ha deciso di ribaltare il significato delle parole.
Che se uno non fosse tendenzialmente una persona pacifica, verrebbero in mente almeno dodici modi diversi, ma tutti molto creativi, per portare tali esemplari di umanità a più miti consigli.
Magari avvalendosi di consulenti esperti in materia:


Perché cos'altro può venirti in mente quando leggi l'editoriale in cui un servo dei potenti famoso giornalista afferma serenamente che, essendo in maggioranza, se i ragazzi di Utoya si fossero ribellati avrebbero potuto bloccare il killer? E ci trovi pure 5,362 "mi piace"?
E quando poi il giorno dopo sullo stesso giornale compare quest'altro articolo, scritto anche bene, per carità, ma peloso e capzioso come pochi? Cosa ti viene in mente?

Più complesso è decidere che posizione assumere nei confronti di Borghezio, il quale ha dichiarato pubblicamente che "al netto della strage, le idee di Breivik sono largamente condivisibili": si possono accettare gli esperimenti sugli animali, se la cavia è lui?

Nessuna violenza, ma infinita pietà verso il sindaco di Roma Gianni Alemanno, la cui totale incapacità di azzeccarne una e la tempestività nell'essere sempre fuori luogo sono ormai leggendarie.
Nei giorni scorsi ha fatto distribuire nella metro di Roma un libriccino rosa ad uso e consumo delle donne, pieno di consigli preziosi per difendersi, proteggersi e garantirsi il lusso della sicurezza.
Ha visto troppe volte lo spot con il signor Bellucci, è evidente.

293 deputati della Repubblica Italiana hanno invece dichiarato incostituzionale giudicare più grave un reato compiuto sulla spinta di motivazioni omofobiche.
Facciamo un gioco. Trovate dove si nasconde il trucco nella spiegazione data da Cicchitto al voto espresso dalla maggioranza:
"Noi non abbiamo nessun atteggiamento omofobo e la nostra posizione di fondo è quella di considerare i gay come dei cittadini uguali agli altri e proprio per questo contestiamo ogni trattamento giuridico specifico e differenziato che come tale ammetterebbe e accentuerebbe una diversità, sostanzialmente incostituzionale".
Vi abbiamo dato un piccolo indizio.

Anche Buttiglione perde una buona occasione per stare zitto, ma qui ci pensa spinoza.it a sacrarlo come merita.
“Se ogni gruppo cerca di far approvare norme particolari, la maggioranza dei cittadini si sentirà discriminata dalle minoranze” ha dichiarato Rocco Buttiglione, Udc, 5%.
Parole svilite, parole svuotate, parole insultate, persone umiliate, dolori calpestati.
C'è un personaggio nello specchio di Alice che fa lo stesso gioco, l'odioso Humpty Dumpty, convinto di poter decidere lui il significato delle parole.
Lella Costa, una delle più grandi attrici italiane viventi, voce straordinaria di mille personaggi, ha dedicato uno spettacolo ad Alice e un bel monologo ai vari Humpty Dumpty nostrani.
Avremmo voluto salutarvi con il video, ma misteriosamente sul tubo non si trova tanto, per cui dovrete accontentarvi delle parole.

L'odioso Humpty Dumpty, uscito dalla penna fatata di Lewis Carroll, sosteneva con insopportabile arroganza di poter attribuire alle parole il significato che gli pareva: “Bisogna vedere chi è che comanda: io, le parole, le pago”. Lo so, sembra un’amaca di Michele Serra, e invece l’ha scritta un diacono inglese centocinquant’anni fa. E poi c’è chi dice che i classici son roba superata. Ecco, son qui a proporre un autentico presidio delle parole, quelle importanti, quelle che senza di loro non si campa più: Amore, Bellezza, Conversazione, Democrazia, Etica, Fantasia, Giustizia, Hybris (questo è un bel colpo, eh?), Ironia, Libertà, Morale (e Maternità), Notte (riprendiamocela, sì, ma sul serio), Pace (e Potere, e magari anche Paternità...), Qualità, Rigore, Satira, Talento, Universo (“non bisogna accontentarsi di quello che è a portata di mano, altrimenti a cosa servirebbe il cielo?”. Robert Frost, altro anglosassone niente male), Verità, Zucchero (a morte i succedanei!). Riprendiamoci le parole, tutte: quelle difficili e quelle lievi, quelle che abbiamo perso e quelle che abbiamo dimenticato, quelle che ci hanno rubato ma anche quelle che abbiamo messo all’asta (se c’è chi compra, vuol dire che c’è chi vende...). Riprendiamoci l´alfabeto. Dalla A alla Zeta. Letteralmente.

1 commento:

Commenti e critiche sono benvenuti, ma fatti con spirito di partecipazione. Insulti e troll saranno cancellati.
Le decisioni degli amministratori sono insindacabili