26 luglio 2011

Rassegna stampa alfabetico-vocalica (per comunicare con semplicità)

« La credenza che la realtà che ognuno vede sia l'unica realtà è la più pericolosa di tutte le illusioni » P.W.

A come anniversario:
Il 25 luglio del 1921 nasceva Paul Watzlawick, psicologo austriaco, primo esponente della statunitense Scuola di Palo Alto. Portò numerosi contributi allo studio della mente e sebbene sia ricordato soprattutto per essere l'autore principale di "Pragmatica della comunicazione umana", pietra miliare della psicologia che si occupa degli effetti pratici della comunicazione e che, accanto agli studi di Bateson e del gruppo di Palo Alto, introduce l'approccio sistemico alla psicologia, la Eva che scrive lo ricorda soprattutto per gli assiomi della comunicazione.
Quando si parla di comunicazione, si pensa sempre che la cosa più importante sia sapersi esprimere. Ma non è così. L’arte più sottile e preziosa è saper ascoltare. Questo è vero in qualsiasi forma di comunicazione, anche se apparentemente non è un dialogo. Mentre scrivo questo post sto cercando di “ascoltare” – per immaginare che cosa penserà chi legge, per ricordare ciò che ho imparato da chi ha letto altre cose che ho scritto e mi ha aiutato a renderle più chiare. Un libro che nessuno legge (o che nessuno trova utile o interessante) è solo un mucchio di carta sporco di inchiostro.La necessità di ascoltare è più immediatamente rilevante quando si tratta di comunicazione interattiva. È importante in ogni dialogo, ma soprattutto in rete – anche se i nostri interlocutori sono “invisibili” e in alcune situazioni non sappiamo chi sono (per esempio quando siamo in un’area di dialogo collettivo di cui non conosciamo tutti i partecipanti).
Naturalmente “ascoltare” non significa usare solo l’udito; ma capire ciò che gli altri dicono e quali sono le loro intenzioni. Anche quando la comunicazione si trasmette con parole scritte anziché “a voce”. E proprio perché non vediamo le altre persone (e non possono correggerci subito, con una parola a con un gesto, se le capiamo male) dobbiamo essere particolarmente attenti nell’ascoltare e capire.
E allora, forte di queste riflessioni, la Eva che seleziona  la rassegna stampa prova a usare semplicemente le vocali 

A come acqua 
Che l’acqua sia un elemento fondamentale in natura è cosa nota a molti, forse però pochi sanno che in essa si potrebbe nascondere la chiave di volta per la diagnosi e la cura di molte patologie.A sostenerlo due studi paralleli: uno francese, coordinato dal Premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier, e uno italiano, guidato dal fisicoEmilio Del Giudice dell’International Institute for Biophotonics di Neuss (Germania).I lavori di ricerca, pubblicati sul Journal of Physic col titolo “Dna, wave and water”, arrivano ad una straordinaria conclusione: alcune sequenze di Dna possono indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali mantengono poi memoria delle caratteristiche del Dna stesso.

E come elicottero:
Il peperoncino ha buoni effetti terapeutici: anestetico, afrodisiaco, antibatterico. Ma provoca irritazione ai politici, un terribile vuoto di memoria e una profonda crisi d’identità. Con la solennità del luogo e la tenacia di una ex sindacalista, ieri mattina nel palazzo regionale, Renata Polveriniha invocato le forbici di casta: tagli ai privilegi spropositati, ai soldi spesi male, ai trattamenti speciali. Un urlo: “Basta”. E che cavolo! Con lo stesso completo verde oliva pugliese, il presidente del Lazio ha chiesto un passaggio a un elicottero noleggiato dalla Protezione civile per spegnere gli incendi durante l’estate.La notizia la trovate qui

I come immigrati 
Da oggi, in Italia, potranno sposarsi anche i cittadini immigrati irregolari. Lo ha stabilito il Tribunale di Catania, che ha risposto al rifiuto incassato da una coppia di innamorati, lui marocchino e lei italiana, ai quali l’ufficiale di Stato aveva dato una risposta simile a quella data da Don Abbondio a Renzo e Lucia ne “I Promessi Sposi”.La Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità dell’articolo 116 del codice civile, nella parte in cui impone l’obbligo del permesso di soggiorno come condizione indispensabile alla celebrazione delle nozze.

O come omofobia 
A poco meno di due anni dalla bocciatura della legge contro l'omofobia, torna in Aula alla Camera il testo sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale che lo ha affossato nell'ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall'Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova di domani non sarà certo più facile: dopo lo stop in Commissione il Pd ha deciso comunque di portare in Aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.

U come uomini:
Sarà colpa dell'evoluzione o forse della maggiore longevità, ma sta di fatto che il cervello degli uomini invecchiando si restringe e quello degli scimpanzè no. Lo dimostra un curioso studio statunitense pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze. Non è ancora chiaro il motivo di questa differenza. I ricercatori pensano che tutto possa essere ricondotto alla maggiore longevità degli esseri umani. Il costo evolutivo di un cervello più grande, sommato a quello di una vita più lunga, sembra portare ad una maggiore vulnerabilità degli esseri umani al declino neurologico, che finisce per avere un impatto negativo sulla velocità con cui si elaborano le informazioni, sulla memoria episodica e sulla comparsa di malattie neurodegenerative.

Stampando una notizia in grandi lettere, 
la gente pensa che sia indiscutibilmente vera. (J.L. Borges)

2 commenti:

  1. Grazie Marela per l'interessante articolo. Parafrasando, nella comunicazione scritta, soprattutto online, l'ascolto può anche definirsi il leggere e quanto sarebbe importante in un mondo in cui troppo spesso invece preferiamo lo scrivere :-)

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  2. Cosa significa ascoltare e scrivere sulla Rete? Bella domanda!! ascoltare vuol dire,per esempio, fare attenzione a che cosa intende la persona con cui parliamo, non solo quello che dice, ma fare anche attenzione alla scelta che fa delle parole e al modo in cui è scritto il messaggio.
    Ascoltare vuol dire provare a capire la prospettiva delle persone con cui "parliamo", invece di leggere rapidamente solo quello che è scritto… cosa che può creare delle incomprensioni! Il mio tentativo è quello di scrivere in modo semplice, ma non banale. Come in molti altri contesti in cui comunichiamo con messaggi scritti, la semplicità e la brevità fanno i significati dei nostri messaggi molto più chiari, e così, diminuisce il pericolo di non comprendere l’intenzione del mittente.
    In “The Elements of Style, William Strunk e E. B. White dicono: "Una scrittura vigorosa è concisa. Una frase non deve contenere parole non necessarie, un paragrafo non deve avere frasi inutili per lo stesso motivo per cui un disegno non deve avere tratti ridondanti o una macchina parti non utilizzate.Questo non significa che occorra scrivere solo frasi corte che evitino di scendere nel dettaglio ma semplicemente che ogni parola deve essere lì per aggiungere qualcosa di utile”. Mi piace l'idea di avere un confronto con i lettori di una blogger, come me, principiante e apprendista. Grazie

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