22 luglio 2011

Rassegna stampa di un'Eva con il cuore che tifa Grecia

Hillary Clinton è un personaggio eccezionale ma non simpatico.
Una donna potente, estremamente intelligente, volontà di ferro e straordinarie doti caratteriali.
Ora se ne esce con una dichiarazione che, a volerle credere, e noi lo vogliamo, la rende umanamente più vicina a noi, a noi donne normodotate che spesso tendiamo non tanto a raggiungere la parità con l'uomo quanto a combatterlo, non tendiamo a solidarizzare fra di noi e a coltivare un'utile complicità quanto a combatterci e a volte, spesso troppo tardi, scopriamo quali sono i valori preziosi ai quali abbiamo rinunciato o che abbiamo accantonato con troppa disinvoltura.
Non credo sia facile, per lei, lasciarsi alle spalle la scena politica proprio quando alcuni di noi la immaginavano prepararsi per concorrere addirittura alla Presidenza degli Stati Uniti ma un perchè ci deve essere e a noi, forse solo a me e a Daria Bignardi, piace credere alle sue parole.



Le ragazze giapponesi.

Pensavo ad un fenomeno di costume limitato, conosciuto ma non esteso, anche se a Malpensa a marzo ne avevo visto un gruppo abbigliato in modo assolutamente eccentrico e contrastante con il clima locale, in senso atmosferico e anche modaiolo...
In giro in questa pazza estate vedo adolescenti con pantaloni militari extralarge, leggins e trasparenze, calze in pizzo e stivali estivi (mai come quest'anno non devono esser di peso, considerate le temperature!), abitini strech taglia SS-,  top senza spalline e pantaloni orientali...
Su tutto impera il verde, che quest'anno si è deciso colori l'abbigliamento femminile. Ma.
Ma se l'allucinante stile neovittoriano che parte dal Giappone, e potrebbe  sbarcare qua da un momento all'altro, prendesse piede?
Ve la vedete la vostra figlia, sorella, ragazza o... voi stesse, lettrici di Eva, muovervi in motorino, in auto, nella metro vestite così???
In che cosa potremmo essere diverse da loro se scegliessimo (come penso accadrà) di non imitarle?
Me lo chiedo e vorrei sentire le vostre opinioni.
Una cantante stellare. E' il caso di dirlo.
Questa donna possiede il dono di stupire, sempre.
Ci stupisce con la lucidità della sua mente intelligente ed agile, con la disinvoltura con cui vive i suoi quasi 90 anni, con la voglia di misurarsi sempre con se stessa e con nuove esperienze ed interessi.
Margherita Hack canterà in pubblico il 27 luglio, nella mia città e lo spettacolo è "L'Anima della Terra"  al Venaria Real Music 2011.

La signora delle camelie.
No non è Violetta. E' una città.
Una giornata in una città sconosciuta, chi non se la vorrebbe regalare?
Ho scelto una città non facile, Oporto è lontana da noi non tanto per i chilometri quanto perchè il Portogallo è una meta che tutti contempliamo e spesso troppi di noi rimandano, la sensazione di un'accoglienza tiepida, di un clima vagamente malinconico, di un senso di nostalgia e deja vu.
Niente di più sbagliato e questo articolo scandisce con le sue ore tutti gli appuntamenti must di una giornata portoghese, appunto, ad Oporto.


Una ricerca dell'Associazione non-profit Prostitution Research and Education, l'ennesima sul tema, ci informa che gli uomini predisposti a comprare il sesso sarebbero anche, probabilmente, altrettanto predisposti a commettere azioni offensive verso la donna e non solo, in genere verso le istituzioni. Teoria estrema, moltissimi uomini comprano il sesso a compensazione di mancanze che variano dall'autostima tout court alla carenza di affettività ed addirittura ascolto. La fenomenologia sull'argomento è estremamente vasta e forse le conclusioni di questa ricerca sono un tantino stiracchiate.

Potremmo perderci Milena Gabanelli e il suo Report. Ecco un'intervista su La Stampa. Preoccupante.


La voce più sexy del neo soul, ecco Erykah Badu al Milano Jazzin' Festival.
Per chi non la conosce ecco un esempio.











Mentre scrivo il piano Marshall per salvare la Grecia forse prende forma e le borse volano in alto.
Torno da una vacanza in quel paese sofferente, dove una bellezza forte, rude e al contempo dolcissima dei luoghi e le memorie storiche e classiche  ti aggrediscono appena posi i piedi a terra dall'aereo e te ne fanno innamorare una volta e per sempre.
La sofferenza si vede e si sente in quella Grecia umiliata e impoverita e io i greci li sento vicini, un popolo che  ha vissuto di certo al di sopra dei propri mezzi ma, proprio  come quello italiano, non merita il periodo storico che sta vivendo.
A loro il mio affetto.

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