10 agosto 2011

Chi comanda è il "lato B" : lavoro per sorteggio. Come un terno al lotto

Ci stiamo occupando di "lato B" in questi giorni. O meglio di "effetto B".
La minorenne, con papà orgoglioso
della vittoria all'ennesimo concorso di bellezza(?) con una pornostar in giuria.
E ancora di "lato B" ci occupiamo. Stavolta per un motivo molto più serio.
Mentre scriviamo si sta sorteggiando (ribadiamo si sta sorteggiando per un principio di trasparenza) un posto di lavoro.
Più di 9000 domande per 300 addetti che saranno impiegati per 10 giorni a settembre: 450 euro lo stipendio.
Lo leggiamo sul Corriere di Bari : I candidati sono stati divisi in dodici liste. Per ciascuna delle figure individuate, come da indicazioni degli uffici dell'Ente, è stata riservata una quota per 'i veterani': il 25%, riservata a chi ha già lavorato agli stand e tra gli impiegati, il 50% agli impiegati delle biglietterie delle scorse edizioni. Posti riservati rigorosamente a metà per uomini e donne. Il sorteggio tra le liste composte per ordine di arrivo telematico delle domande è avvenuto davanti al notaio; poi, con un semplice programma di generazione casuale dei numeri, si è svolta l'estrazione. Caterina e gli altri 299 fortunati possono consultare il sito della Fiera del Levante per conoscere l'esito.

Il 2010 è stato un anno orribile per le nuove generazioni.
Il centro di ricerche Datagiovani, studiando come si è evoluta la condizione delle nuove generazioni (sotto i 35 anni) attraverso gli indicatori Istat, traccia un'istantanea preoccupante.
Che assume maggior peso specifico, se si ragiona in termini previdenziali, con i nati dopo il 1975 che mediamente - al termine della loro vita lavorativa - percepiranno meno dell'assegno sociale. In dati disaggregati si tratta di circa 210mila giovani che hanno perso il posto di lavoro, a cui vanno aggiunti circa 220mila persone che sono passate dalla condizione di "occupato" a quella di "inattivo", perché si sono rimessi a studiare o perché sono semplicemente scoraggiati. In termini assoluti - rileva l'istituto - sono circa 686mila gli under 35 alla ricerca di occupazione.
In compenso però, non disperatevi. Vi farò tornare il sorriso con una notizia bomba: Il CEPU ha pescato il Trota.

Bocciato alla maturità, Renzo Bossi ha trovato un modo più rapido per laurearsi (a domicilio e gratis). Renzo Bossi non è uno studente qualunque: nel suo caso (visti i pressanti impegni politici: è consigliere regionale lombardo) non è lui ad andare in classe a seguire le lezioni, sono i tutor (gli insegnanti di sostegno del Cepu) che si recano direttamente a casa sua. Un «servizio a domicilio» che rappresenta un’eccezione assoluta nell’offerta Cepu: gratis.
Attendiamo smentita sdegnata. Ne daremo notizia qui.











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