18 ottobre 2011

La Rassegna della protesta che ci piace ricordare

A bocce ferme e dopo valanghe di editoriali, foto, video e teorie sulle cause e sui perché a Roma è successo di tutto, a mente fredda insomma, questo articolo forse qualche elemento in più di riflessione lo fornisce.
Lo scempio è stato enorme ma non c'è spazio per la resa, anche e soprattutto per chi urlava il proprio sdegno e incredulità.
Perchè sono troppi i dubbi, troppe le distinzioni che ci sembra ancora presto per avere il quadro completo di cosa DAVVERO sia successo, occorre tempo e noi di Eva non abbiamo fretta.


E' strano come a distanza di tempo invece, la protesta potente e silenziosa faccia ancora il suo effetto devastante in positivo: guardate qui. Una storia di mea culpa, non un semplice ricordo, di chi quel giorno era sullo stesso autobus di Rosa Parks, una sorta di debito da pagare, per non aver saputo dire di NO e per non averla difesa, e perché non si ripeta più, cercando di guardare al futuro.

rosa parks
Di ben altra protesta si parla qui, che fa ridere se pensiamo a certi personaggi italiani, magari il deficit lo raddrizzerebbero un po' per quanti interventi di chirurgia estetica hanno subito, ma non ci speriamo, da noi non passerebbe, semmai era più probabile un assalto del genere, che ha del grottesco, ma siamo ancora fermi alle solite promesse, non ci sono più le rivoluzioni vere di una volta,
Si protesta a mani legate e a bocca chiusa nel Nepal, nella giornata contro la povertà, e protestano anche loro che qualche giorno fa erano dall'altra parte.
Proteste infinite e continue, vogliamo sperare che di nuovo si possa manifestare e mobilitarci "a favore" di qualcosa, e non sempre contro qualcuno, l'Eva che scrive lo attende da tanto.

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