23 giugno 2012

Odissea nel risotto

Parecchio tempo fa vi proponevo una veloce ricetta di risotto al salmone.  Oggi, dopo maturo esame, vi ripropongo il risotto al salmone in versione estesa, praticamente 2.0, utilizzando il salmone fresco.  Può valere la pena di provarla, anche perché è indubbiamente più leggera, visto che non prevede l'uso della panna.
Occorre una fetta di salmone fresco, oltre alla consueta noce di burro, al dado da brodo vegetale, al vino bianco e, ovviamente, al vialone nano, un pugno a testa.  Ci vorrà anche una manciata di pomodorini di pachino o piccadilly.
Dopo aver fatto fondere la noce di burro nella pentola, scottiamo rapidamente il trancio di salmone dai due lati, mettiamo il riso a tostare rapidamente e sfumiamo con il vino bianco.
Evaporato che sarà il vino, copriamo con l'acqua ed aggiungiamo il dado ed i pomodorino, lavati e tagliati a metà.  Portiamo il tutto a bollore, abbassiamo la fiamma e lasciamo cuocere per i rituali 18/20 minuti; man mano che il salmone si cuocerà sarà opportuno farlo a pezzetti con il cucchiaio, e sarebbe una bella cosa se riusciste a togliere le spine; meglio ancora sarebbe farselo spinare dal pescivendolo, ma non sempre si può pretenderlo.
Bene, in teoria quando l'acqua sarà completamente assorbita il risotto dovrebbe essere pronto, ma non sentitevi in obbligo di fidarvi: quindi assaggiate e, se del caso, aggiungete l'acqua necessaria, poco alla volta, per completare la cottura.
Attenti alle spine, e buon appetito.

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