17 aprile 2011

Il ballo di Irene Némirovsky

Ho conosciuto questa autrice ucraina, morta a 39 anni ad Auschwitz nel 1942, grazie agli amici di un gruppo di libri che ho aperto quasi per scherzo su Facebook e che si è trasformato, proprio per le persone che lo frequentano, in uno straordinario salotto letterario dove si macinano libri, recensioni, suggerimenti e opinioni con tassi di intelligenza, arguzia, cultura e passione da lasciare sbalorditi.
Il ballo è un libricino di 74 pagine, che si legge in meno di un'ora e racconta, con grande profondità, i diversi tormenti di una madre e della giovane figlia adolescente, che vivono vite parallele e apparentemente impermeabili, ma che, in realtà, sentono che ognuna di loro vivrebbe meglio se l'altra non ci fosse.
Sullo sfondo, la lotta personale e separata di ciascuna di loro. La madre, improvvisamente arricchita, cerca di essere accettata dalla grande società, dal mondo dei nobili e dei ricchi di famiglia, facendo dimenticare il proprio passato di povertà e, forse, persino di comportamenti non proprio cristallini (le escort sono sempre esistite, come dire...).
La figlia combatte per essere accettata come adulta dalla famiglia, che la vede bambina e tale vuole mantenerla, facendo dimenticare il proprio presente di goffaggine e sofferenza interiore.
Come in ogni storia di amor proprio ferito, ci sarà una vendetta, che sarà tremenda perchè andrà a colpire le aspettative più grandi e più tenacemente perseguite.
Per un attimo le due vite si incroceranno, senza fondersi.
Le ultime righe del libro sintetizzano l'essenza del racconto. Non le scriverò, anche se la tentazione è forte.

Il ballo, di Irene Némirovsky - Piccola Biblioteca Adelphi - 8 euro

1 commento:

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