Parliamo di omosessualità e diritti?
Ma sì, dai, parliamone... iniziando proprio da una donna il cui blog dal nome esplicito, A Gay Girl in Damasco, è diventato il simbolo della protesta contro il regime siriano: doppiamente coraggiosa, questa Eva, perchè dichiara la sua omosessualità in un paese che a malapena la tollera e
perchè si espone nella rivolta politica che sta incendiando il Medio Oriente. E questo è un passo avanti...
Nel frattempo, a Palermo, la Curia blocca una veglia di preghiera in una parrocchia della città.Per chi si sarebbe dovuto pregare? Per le vittime dell'omofobia. Ma in virtù di una lettera pastorale del 1986, dell'allora non ancor papa Joseph Ratzinger, la celebrazione è stata cancellata. Eva sospira e borbotta: manca solo che dicano che se sono vittime è perchè se la vanno a cercare... E questo è un passo indietro...
Lo sapete qual è la nazione cattolica più grande del mondo? Intanto che ci pensate, rallegratevi perchè la corte suprema di questo paese ha appena riconosciuto l'unione civile delle coppie omosessuali. Se proprio non vi viene in mente, qui c'è la risposta. E questo è un passo avanti...
Anche perchè da noi, l'ineffabile Giovanardi ha sostenuto a gran voce questa settimana che se due gay "vogliono darsi un lungo bacio in bocca" lo facciano al riparo da occhi innocenti e indiscreti. E se il bacio fosse breve, caro Onorevole? E questo è comunque un passo indietro.
Stuart Milk, consigliere per i diritti civili di Barack Obama e nipote di quell'Harvey Milk che è stato immortalato da Sean Penn in un film del 2008, è in Italia per una serie di incontri organizzati da Equality e chiede che l'Italia approvi leggi contro l'omofobia. Anche noi si chiederebbero da un pezzo, queste leggi... vediamo se magari ascoltano lui... sarebbe un passo avanti.
A conti fatti, tre passi avanti e due indietro. Che la civiltà non sia così lontana? Aspettiamo e vediamo...
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti e critiche sono benvenuti, ma fatti con spirito di partecipazione. Insulti e troll saranno cancellati.
Le decisioni degli amministratori sono insindacabili