17 maggio 2011

La rassegna stampa di Eva del 17 maggio

La nostra rassegna stampa sarà oscurata dai risultati elettorali, perchè tante situazioni sono in evoluzione. Qualcosa è cambiato nel paese, lo sentiamo. Avremo tempo e modo di commentare la spinta forte di cambiamento che, per noi ha un punto fermo nella manifestazione di "Se non ora quando". Crediamo che la forza gentile degli uomini e delle donne, la determinazione, la costanza, l'entusiasmo siano alla base di questo mutamento.

Ma, rimbocchiamoci le maniche e diamo un'occhiata alle notizie di Eva. La malattia invalida l'idoneità di una donna ad essere mamma? Pare proprio di si. Un magistrato, donna, nell’emettere la sentenza, ha citato il parere della psicologa forense Helen Brantley – un’altra donna - secondo cui “il decorso della malattia è ignoto e quindi più contatto i figli hanno col genitore non malato, meglio sarà per loro”. “I bambini dividono la loro esistenza tra mondo col cancro e mondo senza cancro”, ha testimoniato in aula la psicologa, “vogliono un’infanzia normale e questa non è possibile con un genitore malato”. Questo non ci piace.
Ma non ci piace neanche che le donne comandino in guerra. “Signora Clinton” chiede Lucia Annunziata, “in questa guerra molte donne ricoprono posizioni di comando (…). E’ la guerra ad aver cambiato natura o sono le donne ad aver cambiato natura?”.
Il tema è l’intervento militare in Libia. Due donne forti, risolute, dalle facce vissute, di chi ha un percorso intenso di vita alle spalle, che parlano del mondo. Un’immagine rivoluzionaria in tv. Chi (soprattutto se donna e femminista) stava guardando la scorsa domenica la trasmissione “In ½ ora” ha aspettato con una certa trepidazione la risposta. Probabilmente è restata delusa.


Clinton ha detto con orgoglio che è la prima volta che una donna generale, (Margareth Woodward), ha raggiunto l’esperienza e la competenza necessarie per dirigere un attacco aereo. E ha aggiunto che “è un ottimo momento essere donna, oggi, nel XXI secolo”.
Nessuna concessione all’utopia pacifista, neppure per dire che in certi casi la guerra è il male minore. Nemmeno il tentativo di dire che la guerra condotta da una donna è meno crudele (d’altra parte non era proprio una donna generale a essere responsabile di Abu Ghraib?).
Però noi siamo delle inguaribili ottimiste e, allora, ecco qualche dritta.
Scade il 31 maggio il concorso "No to violence against woman" Il concorso è aperto a tutti/e i/le residenti europei/e, professionisti/e e non professionisti/e, invitati a creare un annuncio pubblicitario in cui figuri lo slogan: “No alla violenza contro le donne”.
Il termine per la presentazione dei progetti grafici è previsto per la mezzanotte del 31 maggio 2011.
Per chi volesse partecipare, le notizie le trovate qui.
Buona giornata amiche e amici di Eva.

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