3 maggio 2011

Rassegna frastornata. Notizie da non perdere del 3 maggio 2011

Puntuale, alla morte del 'pericolo numero uno', scatta il rebus del 'vero o falso': lo è stato oggi con la foto del cadavere di Osama Bin Laden, ma nel passato ha riguardato moltissimi dei 'cattivi' della storia. Forse perchè siamo incapaci di assorbire immediatamente notizie quasi incredibili ma, ancor più, la serie di eventi mediatici che hanno segnato gli ultimi giorni. Però non possiamo non aprire la nostra rassegna stampa con le prime pagine dei giornali americani e con la notizia che il blitz è stato raccontato in tempo reale su Twitter da Sohaib Athar, giovane pakistano che in poche ore è diventato una celebrità sul web. Questo episodio è un’ulteriore conferma del fatto che allo stato attuale delle cose il Web non ha confini né restrizioni. Non pubblicheremo la foto di Osama, non ci piace. 
Diremo però, parlando di donne, che una delle mogli di Bin Laden, usata dal capo di Al Qeada come scudo umano, è stata uccisa durante il blitz Usa. Lo ha riferito il capo dell'antiterrorismo della Casa Bianca, John Brennan, aggiungendo che non è ancora chiaro se la donna sia morta proteggendo il terrorista e suo figlio o se sia stata raggiunta da qualche proiettile durante l'operazione. "Questo è quello che ritengo", ha risposto, "era posizionata in modo tale da fare da scudo".
Un raduno di 150 donne che avevano indetto una manifestazione di solidarieta’ alla citta’ di Deraa, assediata dalle forze governative di Bashar al Assad, e’ stato disperso oggi con la forza a Damasco. Le donne innalzavano cartelli con le scritte ”No alla violenza”, ”No alle stragi”, ”Togliete l’assedio ai bambini di Deraa”. Sono state arrestate una giornalista siriana e, davanti alla sua abitazione,Diana Jawabra, attivista per i diritti umani di 39 anni.
Nella nostra frastornata rassegna stampa non poteva mancare un'ulteriore riflessione sul primo maggio appena passato. 
C’era una volta il Quarto Stato. 

Perché ormai siamo arrivati al Quinto, ossia la classe dei lavoratori della conoscenza (knowledge workers). Vero motore delle aziende occidentali, i soggetti di questa categoria non sono più definibili come lavoratori, ma piuttosto come operatori in grado di manipolare sofisticate conoscenze e produrne di nuove  - possono rientrarvi i dipendenti del terziario avanzato, i liberi professionisti, i creativi e il sempre più affollato mondo delle partite Iva (comprese le “false”, ossia quelli che collaborano con una sola impresa ricevendo un compenso mensile di poco superiore a 1.000 euro). Domenico De Masi,  sociologo, ha detto «Ci stiamo avviando verso un mondo di sovra occupati, per i quali il tempo per lavorare non basta mai, laddove vi siano competenze spendibili, e disoccupati o sottooccupati cronici quando le competenze possedute siano scarse o troppo fungibili».
E per finire, amici di Eva anche l'ultimo pesce italiano ha abboccato. L'Italia sta consumando molto più pesce rispetto alla produzione nazionale e dal 30 aprile, di fatto, dipende dai prodotti ittici provenienti da altri mari. Dipendenza dall'import, a causa del progressivo calo delle catture, che cresce in Italia, ma riguarda tutta l'Unione Europea "in dipendenza" dal 2 luglio. E' quanto emerge dal dossier 'Fish Dependence Day'presentato da Nef (New Economics Foundation) e Ocean2012.
Nelle prossime settimane, secondo il report, diversi Stati Membri dell'Ue raggiungeranno il loro 'Fish Dependence Day', il giorno della dipendenza dal pescato importato in acque non-europee. Mentre il Fish Dependence Day per l'Ue è il 2 luglio 2011. L'Italia è sempre più dipendente dal pesce proveniente da altri mari.
Quest'ultima notizia ci deprime: il pesce azzurro è economico ma anche molto chic. Piatto perfetto per bambini ma anche per anziani. Un pensiero ai pescatori, lavoratori del mare, con l'augurio che i nostri mari si ripopolino di pesci, le nostre vite di pace, tolleranza, accoglienza.


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