13 ottobre 2011

Rassegna stampa di video, tributi e pensieri che non c'entrano niente

Ci siamo incappati per caso quando Repubblica aveva appena dato la notizia (che poi, forse, notizia è un po' eccessiva come parola).
Il Trio Medusa ha omaggiato Steve Jobs mettendo in musica l'ormai già classico discorso di Stanford.
Non ci ha entusiasmato.
Non aggiunge nulla. Soprattutto non aggiunge quel tocco di assoluta novità, magia, splendore e innovazione che era il marchio Jobs.


Però ci ha fatto tornare in mente quest'altro video.

Quanto tempo è che non lo ascoltate/vedete?
Quanto tempo è che continuate a masticare chewing-gum mentre risolvete un'equazione?

Forse è il cambio di stagione, forse è la vecchiaia, ma all'Eva che scrive questi discorsi, questi monologhi, questi manifesti fanno venire gli occhi lucidi...


Anche se non c'entra niente con la rassegna stampa di oggi.
Che invece parla di una donna che di qui dal monitor ci è parecchio simpatica.

Di un'altra che ha compiuto un gesto coraggioso, consentendo ai giornali - nostrani e non - di esibirsi in qualcuno dei loro numeri migliori (molto intelligente il commento in calce all'articolo del Corriere).

E di un'altra ancora che è imbarazzante per sé e per gli altri, ma potrebbe reinventarsi una nuova vita scrivendo testi per Ionesco.

E parla anche di questa donna, che vince vince vince vince vince.

Ah, anche di questa, che potrebbe far discutere un po' e magari persino riflettere.

Quindi, no, in effetti Stanford e il Big Kahuna non c'entravano un piffero fin dall'inizio. Solo che ci andava di iniziare così. 
Una scelta, una scommessa. Come quelle di chiunque altro.


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