12 ottobre 2011

La politica ai tempi del default

In una serata di metà ottobre squilla il telefono fisso di casa, cosa sempre più rara.  E' la IPSOS che, in persona di una signorina palesemente non italiana che parla italiano molto bene, chiede se può farmi qualche domanda.
Le domande si occupano di politica, guarda un po'.  E tra le altre, ad un certo punto ne arriva una molto interessante.
Mi chiede, la signorina un po' stanca che chissà quante chiamate ha già fatto e quante ne deve ancora fare, quale fra questi politici potrebbe essere quello giusto per risolvere i problemi del Paese.  E comincia a sgranare il rosario: Berlusconi, Casini, Fini, Bersani, Di Pietro, Montezemolo. 
Un momento, protesto, Montezemolo non è un politico.  Risposta vaga, che però è anche una mezza ammissione: "Montezemolo ha fatto una certa dichiarazione".
Le domande continuano, ed alla fine c'è quella che mi convince che ho fatto bingo: lei crede, mi chiede, che persone dalla società civile ed imprenditoriale si debbano impegnare per l'Italia anche in politica?
Non immaginate cosa ho risposto? Per gli imprenditori in politica abbiamo già dato, grazie.
Però credo proprio che mister Ferrari non mi darà retta, e ce lo troveremo candidato: voi che dite?

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