12 ottobre 2011

Rassegna stampa costernata ma non disperata

La situazione si fa pesante.
Impossibile ignorare i fatti accaduti da poche ore alla Camera, impossibile anche prevederne gli effetti immediati.
O forse sì, un ennesimo dannoso prolungamento di un'agonia.
Si narra che in almeno un paio di analoghe situazioni il presidente del consiglio (ma perchè chiamarlo premier? Siamo in Italia) si sia recato immediatamente al Quirinale per rassegnare le dimissioni.
Altro secolo, altra era, altri Presidenti del Consiglio.
C'è chi ha messo le bollicine in frigo, chi predispone bandierine e già sogna caroselli di auto che nemmeno ai Mondiali del 2006, ma... ma dopo?
Pensiamo al dopo, per favore. Diamoci da fare perchè un dopo ci sia, soprattutto.
Quando mi vengono in mente certe parole un brivido mi serpeggia per la schiena, anche perchè i tempi sono stretti ed i problemi indicibilmente grandi.
Servono uomni di buona volontà.
Già, quando si invocano uomini di buona volontà è perchè non va per niente, ma proprio per niente bene.

Pensiamo in positivo e allora parliamo di visionari... non sono finiti con SJ, no.
Nel Regno Unito una donna definita visionaria, a soli 31 anni, fonda «MyBnk», banca dei giovani per i giovani.
quando era Bond girl
Altra carriera ed un percorso decisamente curioso per una ex Bond Girl.
Nel nostro Paese non riesco ad immaginare, cito un esempio a caso, una ex ragazza Coccodè che diventa diacono.
Ne dobbiamo fare ancora tanta di strada!
Esempi di donne forti e resistenti ne troviamo spessisimo sui giornali, la propensione allo stoicismo è tutta femminile e così la resistenza al passare degli anni, pensiamo alla nonnina di 109 anni che se ne va il giorno del suo compleanno.
Ma si sa, le generazioni oltre gli 80 sono formate da persone che hanno resistito alla seconda guerra mondiale, i più anziani addirittura alla prima, magari da bambini piccoli e la selezione naturale riserva a questi grandi vecchi lunghe vite, spesso vissute fino in fondo lucidamente e coltivando piccoli piaceri.
Altra storia quella di questa ragazza che,  alla fine della maratona  di Chicago, non ha fatto tempo a riprendere fiato che ha dovuto iniziare ben altra impresa.
Insomma, resistere è il nostro forte.
Anche la signora in questione tiene duro, resiste. Ci si domanda se il suo ingresso in questo esercizio pubblico abbia accresciuto i clienti o invece li abbia spaventati un po', lo sapremo solo vivendo.
 Ma al di là di tutto ciò che ho scritto penso che quel ci dovrebbe animare e che dovremmo coltivare, proprio come una piantina bisognosa di acqua e di luce, è la solidarietà, in senso lato e soprattutto fra donne.
Non rivaleggiando, non combattendoci, non lasciarci andare ad insane invidie ma costruendo una complicità, un legame solido di mutuo aiuto e non solo quando è tutto perduto o quasi, come si narra in questo articolo.

Questa è un'altra sera in cui viene spontanea alla mente la cinematografica frase: "Domani è un altro giorno...".
Lo sarà?
Non lo so, non credo ma sperare è lecito.


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