29 novembre 2011

Rassegna stampa di lotta e di governo

Ci siamo. Le settimane che ci porteranno al 5 di dicembre saranno quelle decisive e ci si sente da una parte rassegnati, le cose vanno chiamate col loro nome, dall'altra quasi increduli: ma ci avvisano anche? In effetti ogni giorno c'è la previsione che dice che si scende ancora di un gradino ed è sempre peggio, in fondo è un preavviso.
Con poco preavviso Marchionne ha chiuso i cancelli di Termini Imerese e la FIOM già oggi fa sapere di non essere contro questo Governo a prescindere, ma il 16 si sciopera e non è una mobilitazione preventiva.
Nel frattempo si scopre questo e succede anche questo, lotte in famiglia all'ultimo sangue si direbbe.
E se prima erano tutti uniti verso l'obiettivo (?) oggi non sembrerebbe più così, e anche qui, la vittoria di qualche mese fa non sembra aver messo tutti d'accordo e non è uno spettacolo bello da vedere.
E insomma tutti si danno da fare, è una corsa piena di ostacoli, manovre ancora allo studio e nel frattempo pillole di saggezza vengono elargite generosamente da chi vorrebbe dire a tutti cosa è meglio fare, anche quando e soprattutto non è richiesto e stantìo.

Insomma ce la mettono tutta per confonderci, innovazione con polemica e guardate qui, neanche ladri e trafficanti hanno vita facile. E dura è anche la lotta per arrivare a un accordo serio e significativo  che riguarda tutti, benessere contro profitti, il dilemma è sempre lo stesso.
Chiudiamo con un esempio positivo, un'utopia realizzata: Kami, Bolivia, un luogo sperduto dove il sogno si è avverato, con la collaborazione di imprenditori e con un'idea di sviluppo sostenibile che è stata l'intuizione giusta per raccontare, questo si, davvero un miracolo.




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