17 novembre 2011

Tre volte rassegna




A quanto pare l'era del governo precedente si è definitivamente conclusa, e dopo un'agonia di due ore, durante le quali Mentana è arrivato a parlare della figlia del portavoce di non si sa bene chi, è uscita la lista dei nuovi ministri.
Nomi noti e meno noti, alcuni schierati altri no, niente ministeri di fresca invenzione e dubbia consistenza.
Ma soprattutto tre donne. Scelte perché ritenute le migliori nel proprio campo, le più adatte a guidare lo Stato Sociale, l'Interno e la Giustizia.
Donne normali con le spille e la messa in piega, che magari faranno anche cose che non condivideremo e non ci piaceranno, ma che saremo autorizzati a giudicare solo ed esclusivamente sulla base dell'operato futuro.
Donne di cui non conosciamo la taglia di reggiseno prima del titolo di studio.
E anche gli altri, li hanno persino dei titoli di studio da esibire.


Potrà significare tutto e niente, ma intanto è un inizio. Stiamo a vedere che succede.
Buon lavoro a questo Governo, che si possa finalmente tornare a essere contrari a scelte, decisioni, politiche, decreti senza sentirsi necessariamente alieni in terra straniera.


P.S.
Checché ne dica gente del calibro di Calderoli (ci pensate che non è più vostro ministro?), a noi il nome del Ministero per la Coesione Territoriale ci sembra piuttosto bello.

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Le decisioni degli amministratori sono insindacabili