5 giugno 2012

La rassegna riformata di Eva

Dopo la riforma del mercato del lavoro, la riforma "complementare" nel campo dell'istruzione (questa a mio parere sembra quasi una competizione e viene lo sconforto) una discutibile mini riforma per lo sviluppo, non riusciamo a distogliere l'attenzione da questo stillicidio che sembra non voler mollare la presa sull'Emilia e ci si aggrappa a qualche risposta, consapevoli che è ben poca cosa, e che ci si deve attrezzare anche per cose che si ritenevano semplici e scontate.

Scontato sembra invece il destino di alcune donne sempre in trincea: Sara che deve scappare dal suo aguzzino e rinunciare a una nuova vita, che invece meriterebbe, divari che sembrano consolidati, disagi che si ribaltano a sfavore delle donne dopo la fine di un amore e donne che devono combattere e farsi sentire per non vedere ridurre un loro diritto, senza essere incitate al suicidio (“farebbe meglio a uccidersi”). 

Noi invece crediamo che si possa se non altro riflettere e trovare le giuste motivazione tra competizione e bene comune. Senza dover sempre ricorrere a studi di settore, è anche nelle nostre menti che dobbiamo abbattere queste differenze.
Altro fronte, dove invece sembra non esserci niente per cui lottare, lo troviamo qui, ma vogliamo bilanciare con questa notizia, che offre un punto di vista nuovo e più ottimista.
E' il massimo che riusciamo a fare oggi.

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