5 agosto 2011

Consigli di visioni estive

Ultimo venerdì prima delle ferie.
Fra poche ore si parte.
Questo forse è l'unico periodo dell'anno in cui anche il più fedele dei serial addicted riesce a stare lontano da download, sottotitoli e tv.com persino per qualche giorno consecutivo.
Se però siete proprio addicted all'ultimo stadio o rimanete ancora a casa per un po', qualcosina di buono da vedere lo si trova sempre, nonostante la notoria penuria della stagione (che poi è vero fino a un certo punto, all'estero non hanno questa strana convinzione che si stia tutti in ferie tre mesi l'anno e mandano in onda materiale nuovo anche ad agosto), e noi siamo qui proprio per darvi qualche suggerimento succoso, un paio di titoli che hanno un buon sapore estivo e sono perfetti per le notti lunghe e piene di grilli.

4 agosto 2011

Rassegna parlamentare del 4 agosto - Notizie sconfortanti

Ieri, finalmente, il Presidente del Consiglio italiano è ricomparso in pubblico. Ha persino tenuto un discorso in Parlamento su temi diversi da:
1) gnocca;
2) battute sconce;
3) suoi problemi giudiziari;
4) le ultime barzellette di Pierino.

Dopo averne perse le tracce per settimane, e aver fortemente sperato sospettato che fosse diventato uccel di bosco come Gheddafi, ieri abbiamo finalmente potuto sentire cosa pensa il timoniere della crisi economica e di questo terribile momento delle Borse, di cui non siamo forse tutti in grado di comprendere fino in fondo il portato e il significato.

3 agosto 2011

Fotografia al femminile ed al maschile


Mi piace la fotografia, mi piace così tanto che cerco, guardo, osservo molte foto e molti fotografi. E di mio sono anche curioso. Una curiosità riguarda le differenze nel modo di vedere fotograficamente fra fotografi uomini e fotografe donne, in primis se esistono queste differenze.  

Ho un bellissimo libro, di Contrasto , "Donne viste dalle donne", come fa capire facilmente il titolo sono fotografie di donne fatte da fotografe donne. L'ho preso qualche anno fa, ed ogni tanto mi capita di riguardarlo come mi capita con altri libri di foto, trovo che cambiando i momenti cambiano anche gli stimoli che si ricevono. Vale per tutti i libri che mi sono piaciuti, vale ancora di più per quelli di fotografia se non altro perchè possono essere aperti e sfogliati assolutamente a caso.
L'ho riaperto anche di recente e l'occhio m'è caduto su una foto che a prima vista avrei messo nella categoria "pornografia". Mi ha ricordato molto il quadro "l'origine del mondo" di Courbet, solo che qui il "soggetto" è visto dall'alto, in una vasca da bagno, col getto del rubinetto che va proprio lì.
Mi ha incuriosito trovare un'immagine simile in un simile libro di un simile editore e sono andato a cercare informazioni. L'autrice è Sally Mann, una fotografa americana, premiatissima ( http://sallymann.com/ ), le sue foto sono molto belle, spesso cariche emotivamente,  alcune lasciano una certa inquietudine. Molte di queste sono foto fatte ai suoi figli., la sua spiegazione (non giustificazione), è che sono cose che ogni madre vede. Non sono madre e non ho figli per cui non lo so se è davvero così e tutto sommato non mi interessa

2 agosto 2011

Rassegna stampa delle 10,25 del 2 agosto - Per non dimenticare

Sdraiati per terra. Fermi, immobili come dei cadaveri per ricordare quel 2 agosto di 31 anni fa. E' questo il flash mob, organizzato per oggi alle 10.25 dai lavoratori dello spettacolo che dal 14 giugno
scorso stanno occupando il Teatro Valle a Roma, per commemorare la strage di Bologna avvenuta nell'agosto del 1980.
A dare il via al flash mob sarà un'installazione sonora realizzata a partire dal materiale audio dell'epoca, dalle prime voci e grida, subito dopo le scoppio, alle cronache di radio e televisioni di quei tragici giorni. La performance si terrà nella via del Teatro Valle che, spiegano gli organizzatori, «è il percorso abituale per raggiungere Palazzo Madama, sede del Senato». «Soprattutto è la strada che fanno le auto blu dei politici»

1 agosto 2011

Piangi, prega, svieni - Ovvero Lucia Mondella e la donna letteraria

L'Eva che scrive ha avuto la sfortuna di incappare, al ginnasio, in una docente di lettere che, per il proprio metodo d'insegnamento, s'ispirava ai manuali militari dell'antica Sparta. 

Era pertanto famosa in tutta la scuola per le interrogazioni i cui voti partivano dichiaratamente dal cinque in giù se il pomeriggio precedente ti aveva incrociato a spasso per strada, se avevi partecipato a un'assemblea di istituto o a uno sciopero, se l'avevi contraddetta o se portavi la camicia fuori dai pantaloni. 
Era inoltre una fervida manzoniana praticante, e potete ben immaginare che agonia possa essere stato con lei lo studio di un testo che nemmeno il professor Keating riuscirebbe a far digerire agli studenti italiani. 

A distanza di venti anni, e avendo sentito da più parti la stessa opinione, l'Eva che scrive ha quindi deciso di offrire una seconda occasione ai Promessi sposi e di provare a leggerli semplicemente come romanzo.