2 ottobre 2011

Chi mi ruba la borsa ruba soldi - La rassegna stampa (sulla criminalità) di Eva

Anche oggi vorremmo partlare d'altro, ma non possiamo accontentarci, purtroppo.
Abbiamo questa notizia, poi questa, questa e anche questa, tanto per gradire.  E tanto per restare in argomento, ci sarebbe da leggere anche qui, per farci un'idea più precisa della situazione.  Poi ci si mette anche l'ISTAT a dirci quello che vediamo con i nostri occhi e sentiamo sulla nostra pelle, e la cosa non ci aiuta a tirar su un morale che è inversamente proporzionale alla temperatura di questo autunno che sembra estate; leggiamo poi qui e non possiamo fare a meno di ricordare - ci sia qui consentito un appunto personale - quello che ci raccontava la mamma quando facevamo le bizze e non volevamo mangiare il grasso del prosciutto: "Noi abbiamo fatto la fame durante la guerra".  Non per altre ragioni, per carità, se non quelle che le storie dei pranzi con le bucce di patate o di piselli potrebbero tornare di strettissima attualità.  Tra l'altro, venerdì pomeriggio al super le pere costavano dai due euro al chilo in su, chissà cosa ne avrebbe pensato Mastro Geppetto.
Certo, qualcosa si muove, ma ahimè non nel nostro Paese: che ne dite di questo?
Aggiungiamo qui che in tempi difficili sono i più deboli a pagare per primi e di più, anche nella nostra Italia che è nel cuore della ricca Europa e ci rendiamo conto che è il momento di fermarsi, visto e considerato l'elenco di brutte notizie che abbiamo messo assieme per questa domenica mattina; non possiamo però esimerci dal concludere sottolineando come gli industriali, di ritorno da un lungo periodo sabatico trascorso molto probabilmente sulle lune di Giove, si siano accorti che l'Italia non cresce ed abbiano presentato al mondo intero la loro cura.  L'idea di produrre cose che abbiano un mercato e che quindi nel mondo trovino gente che le vuole comprare, evidentemente, verrà loro solo in un secondo momento.
Buona domenica, e buona fortuna

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