12 novembre 2011

La sottile zucchina rossa


Tanti anni fa, e per tanto tempo, ho vissuto a torino, e compravo zucchine, melanzane e peperoni ripieni già pronti nelle rosticcerie: erano cotti al forno e ricchi di carne, ricoperta da una sottile crosticina di pangrattato.
Ho poi scoperto che la cucina romana conosce le zucchine ripiene, ma le cuoce in padella; sono considerate un piatto povero, ma mai come in questo caso dipende dalle proporzioni: carne tritata, pangrattato, uova, e poi pelati e cipolla per il sughetto, e se si abbonda con la carne...

Laq parte più complicata è indubbiamente predisporre le barchette di zucchine, che vanno tagliate a metà per il lungo (ce ne vuole un paio a persona) e delicatamente svuotate della polpa.  Mi dicono che esiste un utensile specifico, ma io mi arrangio con un coltellino dalla lama piccola e molto affilata.
Pronte le barchette, occupiamoci dell'equipaggio: per le solite quattro persone, tre etti di vitellone macinato, due uova intere ed una buona manciata di pangrattato, il tutto da amalgamare in una ciotola: io uso un cucchiaio, chi ha voglia può farlo con le mani.
Arruolato l'equipaggio, lo imbarchiamo e prepariamo il mare.  Olio extra vergine d'oliva, cipolla tagliata sottilissima e fatta appassire, poi un barattolo di pelati da riempirsi di acqua per procedere con la cottura a fiamma media e mezzo dado da brodo.
In una mezz'oretta, se avete spolpato abbastanza bene le zucchine, l'acqua si sarà asciugata e tutto sarà cotto: se l'intingolo si asciuga troppo, nel frattempo, vi è lecito aggiungere una tazzina d'acqua.
Cosa aggiungere? Vino dei Castelli, naturalmente

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