16 aprile 2012

Profumo di Intesa?

Don Chisciotte contro i mulini a vento, il cittadino contro le banche, anzi contro la banca che si è fatta Stato. A garanzia di un contratto di locazione commerciale, le anziane proprietarie di un immobile nella verde (adesso un po' meno) valle del Po aveva ottenuto una garanzia bancaria a prima richiesta.  La banca è la "Banca di sistema", Intesa Sanpaolo, o meglio, ormai, solo Intesa, come appare sui titoli dei giornali.  
Non interessa qui sapere come mai il rapporto fra padroni di casa ed inquilino si sia interrotto pochi mesi dopo l'inizio (anche se sarebbe una storia interessante, magari in un'altra occasione ne possiamo parlare): quello che è importante è che l'inquilino ha restituito le chiavi e se ne è andato, dimenticando di pagare il preavviso.

La fidejussione garantiva il pagamento dei canoni: prassi abituale grazie alla quale tutti, in teoria, ci guadagnano, l'inquilino che ha più facilmente accesso al contratto di locazione,  la banca che incassa le commissioni, il padrone di casa che ha la certezza di essere pagato.  O meglio, dovrebbe avere la certezza.
Perché quando le padrone di casa hanno scritto alla banca richiedendo il pagamento, è arrivata, a sorpresa, una risposta negativa: l'inquilino aveva restituito alla Filiale la fidejussione, e pertanto Banca Intesa non si riteneva più impegnata.  Però sembrerebbe ci sia in giro un secondo originale della garanzia, in mano alle persone beneficiarie.
Insomma, questa storia rischia di essere interessante e non breve: la seguiremo.  

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