8 settembre 2011

Rassegna stampa che però è anche un po' manovra finanziaria

Tanto chiunque ormai può scriverne una.

Nei commenti alla rassegna di lunedì, un/a lettore/rice criticava l'assenza di notizie riguardo lo sciopero generale indetto dalla CGIL per quel giorno.

State tranquilli, Eva è sempre dalla stessa parte e, fisicamente o moralmente, abbiamo tutti partecipato alla manifestazione.

Ma non si può negare una certa stanchezza nel veder cadere costantemente nel vuoto ogni protesta, ogni richiesta di vero cambiamento o di maggiore equità, ogni pretesa di chiarezza da parte di questo Governo.

Ora la manovra è passata, per l'ennesima volta con voto di fiducia, ma la cosa ci rassicura zero.

LAMERICA

Sono figlia di immigrati, nata e cresciuta in una delle tante città industrializzate del nord Europa. Mio padre emigrò dalla Sicilia agli inizi degli anni Sessanta pensando come tutti gli emigrati di starci solo un paio d'anni, e invece sono trascorsi oltre quarant'anni e in Sicilia ci torna solo da turista. Prima di lui i fratelli e le sorelle lasciarono la terra natia per cercare fortuna in Argentina; e prima di loro mio nonno Rosario, anno di nascita 1883, che di traversate atlantiche ne fece ben tre. Doveva essere stato un uomo con un grande spirito d'avventura, mio nonno, per imbarcarsi ogni volta su bastimenti verso l'ignoto in viaggi che duravano un'eternità. Così almeno raccontava mia zia che di traversate ne fece solo una.

7 settembre 2011

Architettura e Potere

Ho appena terminato un libro, un soggetto apparentemente pesante, le relazioni fra l'architettura, gli architetti ed i potenti del mondo. Il titolo è "architettura e potere" di Deyan Sudjic, editori Laterza. Al contrario di quello che temevo ho scoperto un libro molto interessante, capace di tenere l'attenzione del lettore, racconta molto bene le relazioni fra i vari potenti, i loro architetti e le opere commissionate. L'architettura pensata non come strumento di costruzione di un mondo ma come strumento di glorificazione del potere e della persona che quel potere in quel momento ed in quel posto quel potere lo incarna. Che il potente sia Stalin o Hitler, Mao o Mussolini, così come il ricchissimo di turno, i presidenti degli Stati Uniti o l'arricchito telepredicatore la sostanza non cambia, lo scopo è mostrare al mondo quanto si è più potenti, più intelligenti, più avanti, più.... insomma che lui, il committente, ce l'ha più lungo di tutti.

6 settembre 2011

Caccia al cigno

Datosi il fatto che questa settimana era il turno dell'altra metà di SaraS di scegliere film, ci sono toccate solo pellicole ad alto tasso testosteronico, tali da mettere seriamente in pericolo la nostra rubrichetta.
Ma noi opponiamo fiera resistenza a questo conclamato caso di predominanza maschia e recensiamo ugualmente un film "al femminile", attingendo all'infinita scorta accumulata in troppi anni di cinefilia militante.
Per cui apriamo le danze e riguardiamoci "Il Cigno Nero".

Rassegna di chi scende e di chi sale, altro che borse.


La rassegna inizia subito con chi rischia che la libertà le sia fatale.
L'Eva che scrive, per tante circostanze, è rimasta colpita particolarmente dalla storia di Kate.
Sembra incredibile che l'inizio di una nuova vita possa combaciare con una condanna a morte, sembra uno scherzo del destino. La mobilitazione è stata massiccia, la moratoria sulla pena di morte conta ancora qualcosa (pare) e speriamo che, chi si è rifiutata di sposare chi non amava e di professare liberamente la propria religione senza alcuna imposizione, possa salvarsi da questa barbarie, da questa morte medievale, la considero una nostra precisa responsabilità politica, delle istituzioni come paese Italia, per aver varato una legge "miope" come la Bossi-Fini, e di tutta la società civile.