6 luglio 2011

Eva in corso - Un tram chiamato desiderio


Questa storia è cominciata qui ed è continuata qui.

Adesso possiamo proporvi quasi un lieto fine: il famoso tesserino è arrivato, come potete vedere qui sotto.

Ovviamente, abbiamo cancellato i dati del titolare della tessera di libera circolazione, sempre per le solite buone ragioni.


Ma direte voi: tutta questa fatica per la ricevuta di un versamento di dieci euro su di un conto corrente postale?

E noi rispondiamo di sì, perché la vita è faticosa, anche e soprattutto per chi ha diritto a qualcosa. Comunque abbiamo una specie di presentimento, che non abbiamo ancora finito di occuparci di questa storia.

4 commenti:

  1. anche perchè il bollettino era accompagnato da una missiva "esplicativa" incomprensibile ai più e forse da interpretare in senso antiletterale...

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  2. la tessera di libera circolazione un provvedimento elettoralistico per garantirsi a suo tempo i voti del partito dei pensionati di Fatuzzo.... concesso negli anni passati con eccessiva leggerezza e mantenuto in vita sempre ad esclusivo scopo di consenso pur con notevoli restrizioni e ristampe delle varie tessere che , verificare per credere, la regione lombardia fa stampare a Roma ghghghghh.
    Se a questo si aggiunge il malfunzionamento delle Poste italiane....
    una domanda da uno che la tessera ce l'ha da prima della restrizione e la mantiene tuttora: Ma un invalido civile al 100% quanti mezzi pubblici, attrezzati, riesce a prendere?

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  3. Non vedo postato il mio commento... non piace?

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